1.3.4 Guida metodologica: Basi per un'educazione artistica inclusiva

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Course: PARTE 1: I fondamenti teorici
Book: 1.3.4 Guida metodologica: Basi per un'educazione artistica inclusiva
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Date: Wednesday, 30 April 2025, 8:17 PM

INTRODUZIONE

Il presente capitolo propone le basi per un’educazione artistica inclusiva. I principi a cui faremo riferimento provengono da diversediscipline. Il primo, Positive Youth Development (PYD), deriva dalla psicologia dello sviluppo e pone l'attenzione allo sviluppo positivo, cioè a tutte le risorse e attitudini su cui professionisti, educatori ma anche genitori possono contare per sostenere il benessere e la costruzione del futuro. Il secondo proviene dalla psicologia dell'educazione e dall'Universal Design for Learning (UDL) e si riferisce aiprincipi e alle strategie che dovremmo adottare per sostenere l'apprendimento e la partecipazione di tutti. Il terzo, come evidenziatodagli autori Lavickein e Matonute, si riferisce a esperienze innovative che possono sostenere ulteriori esperienze, si tratta dell’arte come mezzo di comunicazione. Anche se ha le sue radici nella terapia, essa fornisce principi e strategie che possono essere tradotti e utilizzati in contesti educativi e per scopi inclusivi.

POSITIVE YOUTH DEVELOPMENT

L’espressione "Positive Youth Development" è stata usata in modi e contesti diversi, ma ci sono alcune somiglianze tra diversi modelli. Tradizionalmente gli approcci allo sviluppo e la relativa ricerca si sono concentrati sulle difficoltà che bambini, bambine e giovanipossono incontrare durante la crescita, come le difficoltà di apprendimento, i comportamenti antisociali, i disturbi affettivi. L'interesse perle risorse e i punti di forza positivi è più recente. Conosciuta come Positive Youth Development (PYD), questa prospettiva introduce una visione più positiva e accogliente dei giovani (Damon, 2004) e del loro sviluppo. Di conseguenza, pur riconoscendo l'esistenza di avversità e sfide evolutive che possono influenzare lo sviluppo in vari modi, non vuole ridurre il processo di sviluppo principalmente ad uno sforzo per superare tali deficit e rischi.

Secondo il PYD, i giovani nel corso del loro sviluppo identificano e affinano abilità, competenze e interessi raggiungendo così il loro pieno potenziale. Il PYD sottolinea anche che i giovani stessi hanno un ruolo attivo nel loro sviluppo. Secondo questa prospettiva, la salute non è intesa come assenza di problemi nè semplicemente come competenza, ma si parla di salute nella la misura in cui si sperimenta un livello di sviluppo ottimale.

Sono stati sviluppati diversi modelli e approcci di PYD. Qui vengono descritti i modelli 5Cs e 6Cs di Lerner.

UNIVERSAL DESIGN FOR LEARNING (UDL)

Attingendo ai progressi delle neuroscienze e alle nuove intuizioni sulla natura delle differenze di apprendimento, l’Universal Design for Learning (UDL) è un approccio alla progettazione di programmi scolastici - compresi gli obiettivi didattici, i metodi, i materiali e levalutazioni - flessibili fin dall'inizio per accogliere le differenze degli studenti (Meyer & Rose, 1998, 2000, 2005; Rose & Meyer, 2002). Secondo Rose e Meyer (2002), l'UDL è costruita sulla premessa che "le barriere all'apprendimento non riguardano solo la capacitàdell'allievo ma si verificano nell'interazione con il programma scolastico". Così, se l'istruzione fallisce, sarà il programma, non lo studente,ad assumersi la responsabilità dell’accaduto" (p. 20).

Allo stesso modo, quando un curriculum è universalmente progettato per permettere a un'ampia gamma di studenti di accedere e progredire: tutti gli studenti - compresi quelli che non hanno di per sé bisogni educativi speciali, beneficeranno di ambienti di apprendimento flessibili. UDL è un mezzo per identificare e rimuovere le barriere nei programmi scolastici e contemporaneamente costruire supporti e alternative che soddisfino i bisogni di apprendimento di studenti con diverse caratteristiche. In particolare, uncurriculum UDL è caratterizzato dalla fornitura di 1. rappresentazioni multiple o flessibili di informazioni e concetti (il "cosa"dell'apprendimento), 2. opzioni diverse o flessibili nell'espressione e nella performance (il "come" dell'apprendimento), e 3. modalitàmultiple o flessibili per coinvolgere studenti e studentesse nei contenuti proposti dai programmi scolastici (il "perché" dell'apprendimento;Rose & Meyer, 2002).

L'arteterapia nell'educazione

Riorientare lo scopo principale dell'educazione nello sviluppo della personalità di bambini e bambine significa cambiare la naturadell'educazione: essa deve variare il suo focus da un'educazione individuale ad uno sviluppo culturale (Cahn, 2009). In particolare, lacultura rappresenta un legame che mette in relazione le caratteristiche sociali e genetiche della personalità e fa di una persona il membrodi una società civilizzata. Quindi, l'educazione è intesa come un fenomeno culturale, ovvero un percorso personale grazie al quale una persona comprende il suo scopo di vita.

L'arte come la più antica espressione creativa, dei sentimenti e delle emozioni dell'uomo permette di  rivelare la realtà interna ed esterna all'uomo concepibile e inconcepibile. A questo proposito, l'arte diventa uno spazio molto apprezzabile per mettere in atto gli obiettivi della psicoterapia. Al di là degli scopi terapeutici, esistono molti esempi in cui l'arteterapia è applicata anche come aiutoall'armonizzazione psichica o come risoluzione di conflitti sociali, nell'educazione o per altri scopi (Dapkute, 2003, p.8).